Hortense Allart a Marie d’Agoult, maggio 1939
Franz Liszt al cardinale Gustav Adolf von Hohenlohe, gennaio 1882
Uno dei punti di riferimento principali è la Cattedrale di San Pancrazio, una maestosa chiesa che domina la piazza principale. La Cattedrale, costruita sui resti di un antico tempio, presenta un’architettura imponente e un interno riccamente decorato, che attira visitatori e fedeli. Un’altra importante attrazione è la Chiesa di Santa Maria della Rotonda, costruita sui resti di un antico ninfeo romano, che rappresenta un interessante esempio di riutilizzo di strutture antiche per scopi religiosi.
Fatta edificare dall’imperatore Costantino nel 326 che ad Albano volle una delle quattro basiliche che fece erigere fuori Roma, dedicandola a S. Giovanni Battista.
La prima basilica purtroppo fu distrutta completamente da un incendio, forse appartengono ad essa alcune colonne, oggi visibili inglobate nei pilastri divisori delle navate. Leone III (795-816) eresse sullo stesso luogo una nuova Cattedrale, intitolata a San Pancrazio. Nel ‘700 la Cattedrale di San Pancrazio Martire fu profondamente ristrutturata, l’attuale facciata risale al 1722, è in stile barocco e completamente realizzata in pietra peperino. Nel 1913 furono realizzati ulteriori lavori di ristrutturazione. Il timpano che chiude la facciata è sormontato da una grande croce e dotato dello stemma del vescovo Fabrizio Paolucci. Internamente la cattedrale è divisa in tre navate, con quella centrale coperta da volte a botte. E’ la chiesa che Franz Liszt visitò già nel 1839. Qui il 19 ottobre 1879 ricevette il titolo di Canonico Onorario entrando quindi a fare parte dell’antico Capitolo dei Canonici.
Costruito nel Medioevo come fortezza lungo la via Appia, nel corso dei secoli si espanse occupando una vastissima superficie, inglobando i ruderi della Porta Pretoria e anche la chiesa di San Pietro Apostolo, dietro alla quale era annessa la cappella di iuspatronatus della famiglia Savelli.
Dopo l’acquisizione di Albano da parte della Camera Apostolica (1699) il palazzo divenne in parte sede del Governatorato e in parte residenza nobiliare concessa come residenza per la famiglia Stuart. Parte del palazzo venne abbattuta in seguito ai lavori di ampliamento della via Appia eseguiti tra il 1789 ed il 1791 ed il 1854.
Nel 1870, dopo l’annessione del Lazio al Regno d’Italia, divenne sede del comune di Albano. Nella Sala nobile, già sala per le cerimonie e i gran balli, si tengono i concerti del festival.
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